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martedì 16 settembre 2008

September Fest - Resoconto.

Altro che ultimi giorni d’estate con gli ultimi caldi da assaporare ed incamerare o approssimarsi dell’autunno con temperature miti e sole che fa capolino durante il giorno: è stato l’inverno, con temperature che hanno sfiorato gli zero gradi, pioggia e addirittura la neve, il protagonista della “September fest” di Sauze d’Oulx.
La due giorni di festa e l’entusiasmo dei promotori sono stati rovinati proprio dalle condizioni climatiche, che sono state un ostacolo per la partecipazione degli appassionati della mtb.
Sabato 13 il piazzale di Salice dedicato agli stand degli espositori è stato abbastanza animato, nonostante la pioggia scesa quasi durante l’intera giornata.
Il via vai di curiosi e di esperti ha tenuto attivi gli espositori, tra i quali Federico Biora della MDE Bikes. Chi chiedeva informazioni sui modelli delle bici esposte, chi si prenotava per provare le bici messe a disposizione per il test, chi voleva semplicemente ammirare questi mezzi a due ruote: la 69, il pusher, il bolder e tutti gli altri modelli.
Tant’è che Federico e Matteo sono stati impegnati nel preparare le bici da consegnare per le prove e Missi e Marco sono stati indaffarati nel fare da guide sulle piste a chi ha noleggiato le bici marchiate mde. In questo modo, i due esperti, hanno scelto i percorsi che potevano permettere ai partecipanti di apprezzare maggiormente le caratteristiche tecniche delle mtb date in prova.
Ma ecco che il primo stop forzato della seggiovia arriva alle 14, quando anziché ripartire dopo la pausa per il pranzo, resta bloccata. Lampi e tuoni non permettono di riprendere a girare sulle piste. Riapre con quasi un’ora di ritardo e quindi il tempo a disposizione resta ben poco dal momento che la chiusura dell’impianto è prevista per le 16,30.
Lo stand della Mde continua a prendere prenotazioni anche per l’indomani e le fasce orarie a disposizione per il test sono tutte al completo.
La seconda sorpresa arriva sabato sera quando dopo un bel temporale, degno di tale nome, la pioggia si gira in neve e ricopre la parte superiore delle piste.
Domenica mattina il cielo si presenta sereno, ma purtroppo le pessime condizioni atmosferiche del giorno precedente non hanno sicuramente invogliato la gente a recarsi a Salice per un solo giorno, correndo il rischio di prendere solo freddo e acqua.
Inoltre le piste presentavano un terreno alquanto viscido e scivoloso.
Le espressioni degli espositori erano piuttosto deluse per la carenza di visitatori.
Sono stati annullati i giri in pista con le mtb da test, ma questo non ha sicuramente fermato Missi, Marco e Jack dal girare, anzi….se devo dirla tutta anch’io e Simo ci siamo fatte prendere e seguendo attentamente le indicazioni dei nostri “maestri” personali abbiamo fatto quattro discese.
Inizialmente l’impatto con il terreno fangoso è stato duro: mantenere l’equilibrio in discesa e pendenza con pietre e radici ricoperte dal fango non è stato semplice. Bisogna anche tenere presente che i due esperti avevano le ruote da fango (GEAX Datura), mentre Simona ed io, ci siamo dovute accontentare delle ruote che vanno bene su terreni asciutti (GEAX Sturdy, GEAX Deha). Ma questo ha fatto sì che potessimo dimostrare la nostra abilità: si fa per dire.
Anche in pista la gente scendeva con il conta gocce e quindi non c’è stata coda ne’ per la seggiovia ne’ per accedere alle piste dell’impianto.
Alle 17 ultima risalita e poi ritrovo sul piazzale degli stand, dove ormai i promotori avevano smontato gazebo e caricato i loro furgoni per partire.
Un vero peccato (soprattutto per chi doveva esporre e fare conoscere i propri mezzi e pezzi da bici prodotti), perché sarebbero state sicuramente due giornate di festa, di sport e di scambi di informazioni tecniche e Salice si sarebbe animata per l’ultimo fine settimana dedicato alle mtb.
Il fatto che non ci fosse ressa è andato a favore delle pivelle come me e Simona che abbiamo potuto divertirci in pista. Ops, ho detto che mi sono divertita e quindi intravedo già il sorriso sul volto di Missi, che aspetta da un anno e mezzo che gli dica che mi piace fare discesa.
In giornate come queste si vede chi davvero vive per questo sport, perché non si è fermato neanche di fronte al freddo, alla pioggia e alla neve, ma sono scesi ugualmente dalle piste pur di sfruttare fino all’ultimo minuto questo ultimo fine settimana di apertura degli impianti.


Stefania Bechis

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