La neve ormai è arrivata e le bici in alcuni casi hanno lasciato il posto a tavole e sci!!!!
Il team vuole ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito durante questa lunga stagione e vuole augurare a tutti buone Feste, e vi aspetta a Gennaio carichi come molle e con tanti panettoni da smaltire per una nuova entusiasmante stagiona.
Con l'occasione ringraziamo tutti i marchi che ci hanno supportato durante questa stagione e diamo appuntamento anche a loro a Gennaio per la presentazione ufficiale della stagione 2010 del Factory Team Mdebikes. Ringraziamo quindi: MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Divvy e Toro Assicurazioni.
Buon Natale a tutti e felice anno nuovo da tutto il Team!!!!!
martedì 22 dicembre 2009
R: Buon natale
Visto che tanti sono anche miei amici colgo l'occasione e auguro a tutti di
passare dei bei momenti in santa pace.
passare dei bei momenti in santa pace.
Luca
Buon natale
Buon natale e felice anno nuovo a tutti..... datejene coi panettoni e i brindisi
che il natale di base serve a quello... ubriacarsi in famiglia e fare a gara a
chi mangia + canditi.. io modestamente sono sempre sul podio in questa specialit
à!! ahahah
che il natale di base serve a quello... ubriacarsi in famiglia e fare a gara a
chi mangia + canditi.. io modestamente sono sempre sul podio in questa specialit
à!! ahahah
Ce se vede a gennaio!!
YO
(for people who doesn't speak italian I just want to wish you a merry christmas
and an happy new year....!!!)
Giacomo "Jack" Bisi
venerdì 27 novembre 2009
News 2010: 69 Restyling
In casa MdeBikes la voglia di migliorarsi ed offrire costantemente prodotti sempre migliori ed accattivanti non si esaurisce mai e quindi siamo lieti di presentarvi alcune foto del restyling effettuato sulla 69 per la stagione 2010. Sicuramente di maggior impatto la nuova veste grafica, che rende il telaio ancora più aggressivo e ne fa esprimere appieno l'animo rece, altre modifche sono state apportate nella zona dello sterzo dove è stato aggiunto un fazzoletto di rinforzo, che rende anche più armoniosa la zona, le flage del castelletto sella ora sono un pezzo unico non lasciando più il buco e anche sul carro posteriore non vi è più la fresatura esterna al passaggio ruota sostiutita da un adesivo. Oltre a queste modifiche evidenti sono state ovviamente apportate molte modifiche a livello geometrico derivate dai lunghi test effettuati sul campo gara e non da vari test driver di casa Mde. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visionare la sezione dedicata sul sito MdeBikes.
venerdì 20 novembre 2009
Nuovo Sito per MdeBikes!
Con grande piacere vi comunichiamo che dopo gli ultimi ritocchi è finalmente al 100% il nuovo sito MdeBikes.
Il nuovo sito migliora la veste grafica e la navigabilità delle proprie pagine ed offre ai propri lettori/clienti un servizio sempre migliore.
Oltre alla possibilità classica di navigare tra i numerosi telai, per poter scegliere quello che si addice maggiormente alle proprie esigenze, grazie alla possibilità di avere a disposizone tutti i dati tecnici e molto altro, è stata anche ampliata la sezione del freemarket offrendo sempre maggiori prodotti e particolari che si possono acquistare a prezzi vantaggiosi.
Un grande lavoro è stato dedicato nel semplificare il più possibile la navigazione e renderla più veloce e leggera e permettere ai propri lettori un accesso sempre più rapido e semplice alle informazioni desiderate.
Vi invitiamo a visitare il nuovo sito MdeBikes ed a comunicare eventuali problemi che possiate riscontrare.
mercoledì 11 novembre 2009
Nuovo Sito GEAX.
Il nuovo sito Geax.com è online!
E' con piacere che viene annunciato ufficialmente l'arrivo del nuovissimo sito Geax,
offrendo la possibilità di scaricare gratuitamente il video "What's next?", sponsorizzato da
Geax, diretto dal regista e biker statunitense Aaron La Roque, un tributo ai bikers affermati e agli emergenti, disponibile in formato per l-Phone e in HO.
Il sito è scrupolosamente pensato e concepito per chi sceglie la MTB, per chi cerca informazioni
tecniche sui pneumatici, ma allo stesso tempo vuole condividere la sua passione per le gomme
grasse con video o lasciando il proprio feedback riguardo una gomma che ha personalmente
testato!
In breve le novità di www.geax.com:
- La sezione dedicata ai prodotti è stata messa in prima linea sulla sinistra, divisa per applicazioni
(facile e intuitiva da navigare). Siete indecisi su che gomma scegliere? Provate il comparatore,
uno strumento in più introdotto per la scelta della gomma più adatta all'utente, che paragona
fino a 3 gomme alla volta.
- E' possibile sfogliare i cataloghi direttamente e comodamente sul proprio PC oppure
scaricare accattivanti wallpapers.
- Video gallery con la possibilità di votare i video preferiti.
- Concorsi online con premi speciali per coinvolgere i bikers.
- A Geax interessa sapere cosa pensano gli utenti che testano sul campo i propri pneumatici,
per far tesoro delle loro opinioni e continuare a migliorare le performance dei prodotti.
I riders si devono sentire seguiti dall'azienda, per questo è stata inserita la possibilità di lasciare
un feedback sulle gomme.
Questo ed altro ancora ... bisogna solo iniziare a navigare il nuovo sito: http://www.geax.com/!
Sempre più "stiloso" e attento alle esigenze degli utenti! Dalla possibilità di comparare i prodotti, a quella di lasciare un feedback sulle gomme...tante le applicazioni introdotte pensando ai nostri bikers!
E' con piacere che viene annunciato ufficialmente l'arrivo del nuovissimo sito Geax,
offrendo la possibilità di scaricare gratuitamente il video "What's next?", sponsorizzato da
Geax, diretto dal regista e biker statunitense Aaron La Roque, un tributo ai bikers affermati e agli emergenti, disponibile in formato per l-Phone e in HO.
Il sito è scrupolosamente pensato e concepito per chi sceglie la MTB, per chi cerca informazioni
tecniche sui pneumatici, ma allo stesso tempo vuole condividere la sua passione per le gomme
grasse con video o lasciando il proprio feedback riguardo una gomma che ha personalmente
testato!
In breve le novità di www.geax.com:
- La sezione dedicata ai prodotti è stata messa in prima linea sulla sinistra, divisa per applicazioni
(facile e intuitiva da navigare). Siete indecisi su che gomma scegliere? Provate il comparatore,
uno strumento in più introdotto per la scelta della gomma più adatta all'utente, che paragona
fino a 3 gomme alla volta.
- E' possibile sfogliare i cataloghi direttamente e comodamente sul proprio PC oppure
scaricare accattivanti wallpapers.
- Video gallery con la possibilità di votare i video preferiti.
- Concorsi online con premi speciali per coinvolgere i bikers.
- A Geax interessa sapere cosa pensano gli utenti che testano sul campo i propri pneumatici,
per far tesoro delle loro opinioni e continuare a migliorare le performance dei prodotti.
I riders si devono sentire seguiti dall'azienda, per questo è stata inserita la possibilità di lasciare
un feedback sulle gomme.
Questo ed altro ancora ... bisogna solo iniziare a navigare il nuovo sito: http://www.geax.com/!
venerdì 6 novembre 2009
La nuova Gallery 2009 è online!!!!!!!!!
Dopo una giornata interamente dedicata al photo shooting, ed un po' di post produzione siamo lieti di presentarvi una nuova Gallery. Una grazie particolare va fatto alla Fotografa Margherita Borsano per la pazienza e la professionalità messa a disposiozene del Team e per i magnifici scatti fatti durante la giornata.
Un altro ringraziamento va fatto ai nostri numerosi sponsor che ci hanno supportato in questa lunga stagione, ricca di soddisfazioni, che è quasi giunta al termine...ma non temete, per il Factory Team MdeBikes la fine di una stagione combacia con l'inizio della nuova...noi non stiamo mai fermi!!!!!!!!
Ringraziamo quindi: MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Divvy, Fox e Toro.
giovedì 29 ottobre 2009
Autunno.
Il verde a cui in questa lunga estate ci eravamo abituati ad avere intorno, mentre con le nostre fedeli bici scendevamo i vari tracciati dei maggiori resort italiani e non ormai è solo un ricordo, ma questo non vuol dire che l'attività del Team si sia fermata, in questi ultimi weekend i ragazzi del team si sono dati da fare, oltre che in attività promozionali collaterali, a rispolverare i tracciati di allenamento presenti nelle nostre valli ed a scoprirne di nuovi, su cui, grazie al mitico furgone, è possibile girare fino a che la neve non ci "obbligherà" a tirare fuori tavole e sci!!!!!
In questo periodo i boschi, con i loro giochi di colori accesi, sono meravigliosi, e forse anche più che in estate! Per chiunque sia interessato a venire a girare con i ragazzi del team, e passare una giornata di riding immerso nella natura ed in compagnia di ragazzi mossi da una stessa passione è sufficiente contattarci per chiederci la disponibilità di posti per il weekend interessato...ovviamente i posti non sono illimitati e quindi chi prima si prenota meglio alloggia.
giovedì 17 settembre 2009
MdeBikes 2010
Tutti coloro che sono intervenuti al September Fest hanno avuto modo di toccare con mano i due nuovi gioiellini di casa Mde, esposti in anteprima mondiale durante la manifestazione. Per chi invece non ha vuto questo privilegio andiamo a darvi una rapida anteprima.
Stiamo parlando del Carver e del Cudgel versione 2010!
La Carver è il telaio da mountain-trail con sistema I-link, biella superiore in magnesio(optionale), perni alleggeriti, nuove tubazioni e nuovo carro posteriore.
Questa nuova versione avrà 135mm di escursione e potrà vantare un peso reale di 2.65kg in taglia M annodizzata.
La Cudgel è il nuovo telaio da Xc/marathon con sistema I-link, anch'essa con biella superiore in magnesio, perni alleggeriti e carro alleggerito rispeto al Carver. per poter arrivare ad un peso reale di 2.50kg in taglia M annodizzata avendo un escursione alla ruota di 100mm.
Entrambe accolgono il portaborraccia in posizione classica sul tubo obliquo.
English Version:
All those who spoke at the September Fest have been able to touch the two new gems of home mde, enjoying its world premiere at the event. For those who do not have this privilege Vuto going to give you a quick preview. We are talking about the Carver and the cudgel for 2010! The Carver is the frame mountain-trail system with I-link, connecting rod higher magnesium (optional), pins lighter, new pipes and new rear. This new version has 135mm of excursion and expected to have a real weight of 2.65kg in size M annodizzata. The cudgel is the new frame XC / marathon with I-link system, also with higher magnesium rod, pins lighter and lighter respective wagon to Carver. to arrive at a real weight of 2.50kg in size M annodizzata having a trip to the wheel of 100mm. Both welcome the bottle cage in the classic position on the tube.
martedì 8 settembre 2009
September Fest 2009
Eccoci giunti al classico appuntamento di Settembre a Sauze d'Oulx, esattamente una settimana dopo la conclusione della maggiore fiera a livello Europeo, Eurobike, in cui le aziende hanno presentato tutte le novità a catalogo per il 2010, sarà possibile, in antemprima nazionale, visionarle e testarle durante la manifestazione che si terrà Sabato 12 e Domenica 13 presso il Piazzale Miramonti di Sauze d'Oulx.
L'appuntamento del September Fest chiude la stagione estiva della mtb e mette ancora per un week end a disposizione i percorsi del comprensorio. A questo appuntamento ovviamente MdeBikes non poteva mancare che, oltre all'esposizione della sua nuova gamma, metterà a disposizione alcune Test Bike da poter provare lungo i tracciati Freeride seguiti e consigliati dai membri del Factory Team.
Inutile dire che vi aspettiamo numerosi!!!
Here we come to the classic event of September in Sauze d'Oulx, exactly one week after the conclusion of major exhibition at European level, Eurobike, where companies have submitted all the latest news in the catalog for 2010, becomes possible in antemprima national see them all and test them during the event to be held Saturday 12 and Sunday 13 at the Piazzale Miramonti Sauze d'Oulx. The appointment of the September Fest closes the summer season of mtb and put out for a weekend at the disposal routes of the district. At this appointment MdeBikes course it was inevitable that, in addition to its new range, will provide some tests you can try along the Bike Paths Freeride followed and recommended by members of the Factory Team.
Needless to say we expect many!
martedì 25 agosto 2009
Un estate in sella!
Purtroppo il momento di tornare al lavoro come ogni anno arriva puntuale, e già dopo la prima giornata fa dimenticare il relax delle vacanze...
Ciò che non si dimenticheranno sono le giornate di riding trascorse dal Team in giro per i vari resort. Quest'estate è stata molto intensa e ricca anche di eventi extrasportivi che hanno impegnato il team ma nonostante ciò l'attività di riding e test programmata è stata portata avanti senza intoppi. I luoghi visitati sono molti e ci è stato impossibile darvi resoconti dettagliati ma ora faremo una rapida carrellata delle maggiori novità trovate.
Partendo dal territorio nazionale un posto di rilievo va dato a Sauze d'Oulx, con i suoi percorsi filanti e divertenti, ed ai ragazzi che ci lavoroano per il grande impegno che ci hanno messo, il resort per il secondo anno consecutivo ha ampliato l'offerta di percorsi senza abbandonare i vecchi tracciati che sono stati comunque sistemati ed in parte modificati, unica pecca sono un po' gli orari di apertura degli impianti (10-13 / 14-17) che per gente che ha voglia di girare è un po' limitativo, a nostro parere con un apertura così tardi dovrebbero eliminare la pausa pranzo, oppure anticipare l'apertura, ma purtroppo in questo intervengono anche questioni contrattuali ed economiche...
Prali conferma invece il fatto di avere i tracciati più impegnativi e tecnici di tutto il comprensorio di Alpi Bike Resort, ma considerando l'impronta dei fratelli Bugnone nel tracciare c'era da aspettarselo, indubbiamente per chi vuole allenarsi in ottica DH pura è il posto più indicato. Anche Bardonecchia ha migliorato i suoi percorsi (il Team ha girato solo sul versante jaffreaux), lavorando molto di più il terreno e creando sponde e panettoni ovunque. Quest'ultimi ottima soluzione per creare salti fattibili da chiunque in quanto non impongono la chiusura ad ogni costo, anche se di alcuni andrebbero un po' riviste le rampe e soprattutto chiusi i buchi presenti subito prima.
Uscendo dai nostri confini si arriva a Monginevro, stazione Partner MdeBikes in cui come già descritto ad inizio stagione, alcune novità sui tracciati ci sono state ma siamo convinti che le potenzialità siano molto superiori. Una grande sorpresa è stato Serre Chevalier, una località che ha sempre permesso le risalite in bici per l'utilizzo dei suoi sentieri ma sempre in stile naturalistico e freeride. L'anno scorso poi è stata sede di una tappa di Coppa Di Francia e quindi aveva ampliato la sua offerta di percorsi con una Pista che si merita l "P" maiuscola. Quest'anno poi la grande sorpresa di arrivare in punta agli impianti e vedere partire a 2 metri dall'arrivo della cabinovia un lungo serpentone di sponde che scendeva fin giu a valle...a forza di scendere si perde l'orientamento ma la goduria è talmente alta da non permetterti di fermarti.
I resort di riferimento vicino alle nostre zone, comunque rimangono Les 2 Alpes e Les gets! Il primo ha migliorato notevolmente i suoi percorsi lavorandoli maggiormente, aumentando il numero di sponde e salti ed incrementendo anche il numero di percorsi e le strutture del Bike Park. I lavori maggiori probabilmente sono stati fatti però dal resort di Les Gets, che a partire dalla stagione passata ha deciso di sfruttare sempre maggiormente il versante di Chevanne (che è poi collegato a Morzine), creando quindi nuove piste di differenti livelli, nuove zone north shore, e nuovi tracciati freeride in quei boschetti di radici e fango che chiunque abbia visto non può togliersi dalla mente.
Questa è stata la nostra estate in sella, durante la quale abbiamo cercato mi mettere in crisi i mteriali forniti in test in modo da poter fornire sempre relazioni accurate e dettate da un utilizzo intensivo su tracciati e fondi differenti. Per questo un grosso ringarziamento va fatto ai nostri sponsor per gli ottimi materiali forniti: MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Fox, Divvy e Toro.
Unfortunately, the time to return to work as each year arrives on time, and already after a day of relaxation makes one forget the days spent during the holidays ... What can not forget are the days spent riding the team around the various resorts. This summer has been very intense and also rich in non-sporting events which have involved the team but despite this the business of riding and testing program was carried out smoothly. The places visited are many and we were unable to give detailed accounts but now we'll do a quick overview of the major elements found. Based on the national territory must be given a prominent place in Sauze d'Oulx, with its streamlined routes and fun, and kids who work for the good work and the great effort that they put the resort for the second year row has expanded the range of courses without giving up the old tracks that have been arranged and partly modified only flaw is a bit 'opening hours of the plant (10-13 / 14-17) for people who want to getting around a bit 'limited, in our opinion with an opening so late, would eliminate the lunch break, or advance the start, but unfortunately this also involved in contractual issues and economic ... Prali confirmation instead of having the most demanding and technical routes around the area of Alpi Bike Resort, but given the stamp of his brothers in tracing Bugnon was to be expected, certainly for those who want to train in optical pure DH is the place more appropriate. Bardonecchia has also improved its path (the team shot only side jaffreaux), working a lot more land and building sides and panettone everywhere. The latter solution for creating high jump achievable by anyone they do not impose the closure at all costs, even though some should be a little 'magazines, and especially the ramps closed just before the holes present. Leaving our borders to get to Montgenevre, station Partner MdeBikes where as described earlier in the season, some new tracks on there but we were convinced that the potential to be much higher. A big surprise was Serre Chevalier, a place that has always allowed the bike to lift the use of its path, but always in a naturalistic style and freeride. Last year, then was home to a stage in the French Cup and then expanded its offering of paths with a track that deserves the "P" capitalized. Then the big surprise this year to get to the ski and see inpunta starting at 2 meters from the gondola of a snake along the banks going down right down to resort to force to go down ... you lose orientation but is Oduro so high as not afford to stop. Resorts close to our reference areas remain, however Les 2 Alpes Les Gets! The former has significantly improved its working path further, increasing the number of banks and jumps and increasing the number of pathways and structures of the Bike Park. Workers more likely to have been made from the resort of Les Gets, that from last season has decided to increasingly use the slope of Chevanne (which is linked to Morzine), thus creating new paths of different levels, new areas North Shore and new paths freeride in those thickets of roots and mud that anyone who has seen it can not clear his mind. This was our summer riding, during which we tried to put me in crisis mteriali provided in test so that they can provide more accurate reports and dictated by an intensive use on paths and different funds. That is a big ringarziamento be done to our sponsors for the excellent material provided: MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Fox, Divvy and Toro.
mercoledì 15 luglio 2009
Sabato a Salice...chi c'è?
Dopo un lungo Weekend a pedalare in salita bisogna recuperare un po' di dislivello negativo e quindi il Team ha deciso di passare una giornata di discesa a Sauze d'Oulx.
Per tutti coloro che vogliono passare una giornata di riding, avendo anche la possiblità di ricevere consigli di guida, e su come sfruttare le linee migliori sulle piste, l'appuntamento è per questo Sabato alla partenza degli impianti di Sportinia.
Per chi avesse bisogno anche di un passaggio fin su, il furgone ha ancora posti liberi e quindi basta che vi prenotiate.
Vi aspettiamo numerosi e vogliosi di fare tante discese!!!
martedì 14 luglio 2009
50 Km di divertimento...
Voglio cominciare dicendo che non è assolutamente vero che dopo ogni salita c’è una discesa, specie se a organizzare il giro, è Federico (Biora). Questo week end, in occasione del suo addio al celibato ha organizzato una due giorni di mtb in giro per le Alpi con nottata e cena in rifugio.
Come gran parte delle uscite organizzate dal Team, tutto è partito dall’immancabile colazione al bar Elisé di Avigliana, dove sono state caricate tutte le bici sul furgone e si sono organizzate le auto per raggiungere Busson (1418 mt), da dove avremo cominciato il giro pedalato. Come giusto che sia si parte direttamente in salita in direzione Lago Perso, che però non raggiungeremo mai poiché devieremo poco prima per Sagna Longa (1995 mt). Dopo una breve siamo ripartiti e passando per Rocca Clarì (2000 mt) e poi per Mt Fort du Boeul (2100 mt) siamo finalmente scesi a Monginevro (1856 mt), dove, essendo partner Mdebikes alcuni hanno scroccato un passaggio in seggiovia per tagliare i primi 400 di salita che ci avrebbero portato al Fort du Gondrand (2459 mt), dove due pazzi non contenti della salita già fatta hanno deciso di fare una puntatina in cima allo Janus (2543 mt) mentre il resto del gruppo sempre più sgranato raggiungeva Sommet des Anges (2449 mt). A questo punto i primi segnali di ammutinamento si facevano sentire ma…dato il luogo in cui ci si trovava, non vi erano molte altre possibilità al di fuori del proseguire!
Ripartiti, ci attendeva un lungo traverso con tratti in discesa e altri in salita che attraversando parecchi laghi (Lac de Sarailles 2236mt, Lac Noir 2226mt, Lac du Rouseau 2230mt, Lac Gignoux 2329mt), ci ha portato a raggiungere l’ennesima cima da valicare, Col Saurel (2450 mt), prima di poter finalmente scendere verso Capanna Mautino (2110 mt), senza più dover dare nessun colpo di pedale.
Giunti finalmente a Capanna Mautino, dopo un primo brindisi a base di Birra per festeggiare il fatto di essere sopravvissuti al giro ci siamo lavati e preparati per la cena, dove sarebbero partiti altri milioni di brindisi. Tra tutti i ragazzi che hanno preso parte alla giornata non ci si conosceva totalmente, ma come spesso succede, dopo una giornata trascorsa in sella faticando, e con qualche bicchiere di vino si trova subito il feeling giusto per divertirsi e quindi la cena è trascorsa tra ottime portate, tante caraffe di vino e l’ottimo umore dei conviviali. Per ovvie ragioni il racconto avrà un buco temporale, che va dal secondo brindisi a cena, fino al risveglio del mattino seguente…per chi era presente, sono certo che non scorderà mai la serata in questione, e per chi invece non c’era…sappiate solo che ci siamo divertiti!!!
Un mistero rimane comunque il motivo per cui, nonostante la serata/nottata allegra, alle 7 del mattino (e forse anche prima) eravamo già quasi tutti svegli…o comunque in piedi, qualcuno ancora con i postumi della serata, tipo Federico, che tra le altre cose, dopo la colazione si è reso conto che la sua bici non era più montata, ma in scatola di montaggio…nottetempo qualche simpaticone gli ha smontato interamente la sua amata bici…chissà chi sarà stato?!?!?! Tralasciando anche il tempo impiegato per il rimontaggio, poiché per un produttore di bici potrebbe essere un po’ imbarazzante, per metà mattinata eravamo di nuovo pronti per fare l’ultimo tratto di percorso che ci avrebbe ricondotto alle auto. Fortunatamente ormai ci attendeva più solo discesa (era ora!!!!), e quindi tramite diversi sentieri, presi per evitare la strada carrozzabile, e mille pizzicature, siamo tornati al luogo di partenza, passando nuovamente per la zona di Sagna Longa e per le Cave di Marmo. Nonostante la stanchezza ed il sonno residuo si leggeva chiaramente in faccia di tutti la soddisfazione per i due giorni trascorsi insieme, praticando il nostro sport preferito, in una cornice montana meravigliosa e per festeggiare un amico.Ringraziando e facendo i complimenti a tutti i partecipanti chiedo scusa per eventuali imprecisioni sul percorso e colgo l’occasione per fare un ennesimo brindisi virtuale a Federico.
Come gran parte delle uscite organizzate dal Team, tutto è partito dall’immancabile colazione al bar Elisé di Avigliana, dove sono state caricate tutte le bici sul furgone e si sono organizzate le auto per raggiungere Busson (1418 mt), da dove avremo cominciato il giro pedalato. Come giusto che sia si parte direttamente in salita in direzione Lago Perso, che però non raggiungeremo mai poiché devieremo poco prima per Sagna Longa (1995 mt). Dopo una breve siamo ripartiti e passando per Rocca Clarì (2000 mt) e poi per Mt Fort du Boeul (2100 mt) siamo finalmente scesi a Monginevro (1856 mt), dove, essendo partner Mdebikes alcuni hanno scroccato un passaggio in seggiovia per tagliare i primi 400 di salita che ci avrebbero portato al Fort du Gondrand (2459 mt), dove due pazzi non contenti della salita già fatta hanno deciso di fare una puntatina in cima allo Janus (2543 mt) mentre il resto del gruppo sempre più sgranato raggiungeva Sommet des Anges (2449 mt). A questo punto i primi segnali di ammutinamento si facevano sentire ma…dato il luogo in cui ci si trovava, non vi erano molte altre possibilità al di fuori del proseguire!
Ripartiti, ci attendeva un lungo traverso con tratti in discesa e altri in salita che attraversando parecchi laghi (Lac de Sarailles 2236mt, Lac Noir 2226mt, Lac du Rouseau 2230mt, Lac Gignoux 2329mt), ci ha portato a raggiungere l’ennesima cima da valicare, Col Saurel (2450 mt), prima di poter finalmente scendere verso Capanna Mautino (2110 mt), senza più dover dare nessun colpo di pedale.
Giunti finalmente a Capanna Mautino, dopo un primo brindisi a base di Birra per festeggiare il fatto di essere sopravvissuti al giro ci siamo lavati e preparati per la cena, dove sarebbero partiti altri milioni di brindisi. Tra tutti i ragazzi che hanno preso parte alla giornata non ci si conosceva totalmente, ma come spesso succede, dopo una giornata trascorsa in sella faticando, e con qualche bicchiere di vino si trova subito il feeling giusto per divertirsi e quindi la cena è trascorsa tra ottime portate, tante caraffe di vino e l’ottimo umore dei conviviali. Per ovvie ragioni il racconto avrà un buco temporale, che va dal secondo brindisi a cena, fino al risveglio del mattino seguente…per chi era presente, sono certo che non scorderà mai la serata in questione, e per chi invece non c’era…sappiate solo che ci siamo divertiti!!!
Un mistero rimane comunque il motivo per cui, nonostante la serata/nottata allegra, alle 7 del mattino (e forse anche prima) eravamo già quasi tutti svegli…o comunque in piedi, qualcuno ancora con i postumi della serata, tipo Federico, che tra le altre cose, dopo la colazione si è reso conto che la sua bici non era più montata, ma in scatola di montaggio…nottetempo qualche simpaticone gli ha smontato interamente la sua amata bici…chissà chi sarà stato?!?!?! Tralasciando anche il tempo impiegato per il rimontaggio, poiché per un produttore di bici potrebbe essere un po’ imbarazzante, per metà mattinata eravamo di nuovo pronti per fare l’ultimo tratto di percorso che ci avrebbe ricondotto alle auto. Fortunatamente ormai ci attendeva più solo discesa (era ora!!!!), e quindi tramite diversi sentieri, presi per evitare la strada carrozzabile, e mille pizzicature, siamo tornati al luogo di partenza, passando nuovamente per la zona di Sagna Longa e per le Cave di Marmo. Nonostante la stanchezza ed il sonno residuo si leggeva chiaramente in faccia di tutti la soddisfazione per i due giorni trascorsi insieme, praticando il nostro sport preferito, in una cornice montana meravigliosa e per festeggiare un amico.Ringraziando e facendo i complimenti a tutti i partecipanti chiedo scusa per eventuali imprecisioni sul percorso e colgo l’occasione per fare un ennesimo brindisi virtuale a Federico.
Foto Complete del WeekEnd
I want to begin by saying that it is not absolutely true that after all there is a climb down, especially if you organize your tour, is Federico (Biora). This weekend, on the occasion of his bachelor's organized a two day mountain bike tour in the Alps with the night and dinner at the shelter. How many of the releases organized by the Team, started all the customary breakfast at the bar of Elisa Avigliana, where they were loaded all the bikes in the truck and the cars are organized to achieve Busson (1418 meters) from where we started cycling tour. How right that is directly uphill toward Lost Lake, but not because we never just before devieremo for Sagna Longa (1995 m). After a brief split and we are going to Rocca Clara (2000 mt) and then to Mt Boeul du Fort (2100 m) we have finally dropped to Monginevro (1856 mt), where, as some have partners Mdebikes cadge a ride in the chairlift to cut 400 of the first climb that would take us to Fort du Gondrand (2459 mt), where two crazy not happy getting done already decided to make a puntatina at the top of the Janus (2543 meters) while the rest of the growing reach ginned Sommet des Anges (2449 m). At this point the first signs of mutiny are made to feel ... but as the place where you were, there were many other possibilities outside the continue! Divided, we waited a long traverse with some downhill and uphill to cross several lakes (Lac de Sarailles 2236mt, 2226mt Lac Noir, Lac du Rouseau 2230mt, 2329mt Gignoux Lac), led us to reach yet another cross from the top , Col Saurel (2450 meters) before it can finally go to Mautino Hut (2110 meters) without having to give any pedal stroke. Finally reached a hut Mautino, after a toast of beer to celebrate the fact that he survived the round, we washed and prepared for dinner, where other parties would be millions of toast. Of all the boys who took part in the day we do not know completely, but as often happens, after a day spent in the saddle effort, and with a few glass of wine is just the right feeling to have fun and then dinner is spent between excellent flow rates, as many jugs of wine and excellent mood of convivial. For obvious reasons, the story will have a hole in time, running from second toast for dinner, until waking up the next morning ... for those who were present, I am sure that I will never forget the evening in question, and one who was not there ... know only that we have fun! Remains a mystery why, despite the evening / night allegra, at 7 am (and maybe even before) we were already almost all awake ... or standing, even someone with the aftermath of the evening, like Frederico, who between other things, after breakfast he realized that his bike was no longer mounted, but mounting box overnight ... some funny guy had completely disassembled his beloved bike ... who knows who will have been ?!?!?! Apart from the time it takes for a replacement, since a manufacturer of bicycles could be a little 'awkward, half the morning we were again ready to do the last stretch of the route that would have brought the car. Fortunately now we just waited down (it was time !!!!), and then through various paths taken to avoid the road, and thousands pizzicature, we returned to the starting point, going back to the area and Sagna Longa the Cave di Marmo. Despite the fatigue and sleep residue is clearly stated in the face of all the satisfaction for the two days spent together, doing our favorite sport, in a beautiful mountain setting and to celebrate a friend. And by thanking the compliments to all the participants I apologize for any inaccuracies on the path and take this opportunity to make yet another virtual toast to Frederico.
mercoledì 8 luglio 2009
Salice e la Superenduro
Questo weekend a Sauze d'Oulx si è tenuta la seconda tappa "Pro" del circuito Superenduro, dove i Team sponsorizzati Mde, ed il marchio stesso hanno preso parte ed ovviamente lo stand era presente al centro dell'area espositiva. In concomitanza c'è anche stata l'inaugurazione della nuova stagione estiva e quindi da tale data gli impianti saranno aperti sino a fine Agosto e speriamo anche un po' dopo...
Novità di questa stagione è la riapertura della seggiovia "Roccie Nere" che permette di raggiungere quasi la punta del monte Triplex e da li prendere 2 belle piste che riconducono fino al paese, la prima già utilizzata 2 anni fa non presenta grandi modifiche, ma la seconda è di nuova tracciatura ed è stata utilizzata per la Superenduro, circa 15/20 minuti di discesa prima di raggiungere nuovamente la seggiovia di Sportinia. Le piste basse invece sono rimaste invariate ad esclusione della n° 6 che finalmente non ha più il trasferimento centrale su strada, brutto e pericoloso, ma grazie ad un nuovo tratto ricavato nel bosco è interamente dedicato alle bici regalando alcune belle sponde e curve in contropendenza tra gli alberi oltre a quelle già presenti la passata stagione.
La Superenduro ha dato una cornice divertente ed interessante alla giornata di riding, il piazzale pieno di stand, striscioni e bandiere ovunque, il paese invaso dalle bici...era veramente uno spettacolo!!! Il vero spettacolo però si ha avuto il Sabato sera con il prologo notturno della gara che si snodava nel centro storico del paese, tra vie, scale e giardini, permettendo anche a chi non conosce questo sport di potersi gustare uno spettacolo fuori dal normale, senza doversi arrampicare per i boschi, e come prevedibile il pubblico ha risposto con una grossa affluenza e con un tifo veramente "da stadio" al passaggio dei rider in gara, dal primo all'ultimo!
I complimenti del Team vanno ai ragazzi che seguono i lavori sulle piste, perchè nonostante abbiano avuto il via libera ai lavori molto tardi hanno già fatto molto ed in questa settimana dovevano sistemare ancora alcuni tratti di piste per fornire le piste al 100%.
Il Team ringrazia i propri sponsor MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Fox, Divvy e Toro per il supporto avuto anche in quest'occasione.
This weekend in Sauze d'Oulx took the second stage "Pro" Superenduro circuit, where the Team sponsored Mde, and the mark have taken part and of course the booth was present at the center of the exhibition. Concurrently there is also the launch of the new season and then from that date the facilities will be open until the end of August and hopefully even a little 'after ... What's new this season is the reopening of the chairlift "Black Rocks", which provides almost the tip of Mount Triplex and then take 2 nice tracks that back up to the country, already used the first 2 years ago no big changes, but the second is a new track and was used for the Superenduro, about 15-20 minutes of descent before reaching back to the chairlift Sportinia. The lower slopes are unchanged with the exception of No. 6, which finally has no more transfer center on the road, bad and dangerous, but thanks to a new stage in the wood produced is entirely devoted to giving some nice bike sides and curves in contropendenza between the trees in addition to those already on the last season. The Superenduro gave a frame to the fun and interesting day of riding, the square filled with booths, banners and flags everywhere, the country invaded by a bike ... it was truly a spectacle! The real show, however, was Saturday evening with the prologue of the race that night winding in the center of the country, including streets, stairs and gardens, giving even those who do not know the sport they can enjoy a performance outside the normal but having to climb into the woods, and as expected, the public has responded with a big turnout and a really tifo "stadium" to help move riders in the race, from first to last! Compliments of our team go to the children who follow the work on the tracks, because despite having had the green light very late in the work have already done a lot this week and still had to fix some parts of tracks to give the tracks at 100%. The team thanked their sponsors MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Fox, and Toro Divvy to support also had on this occasion
lunedì 29 giugno 2009
Monginevro 2009...grandi novità!
Sabato il Team si è recato presso il resort partner di Monginevro per collaudare i nuovi tracciati e dare consigli e suggerimenti per ulteriori migliorie su ciò che è già stato fatto e su cio che è in fase di ultimazione.
La giornata è trascorsa in allegria e divertimento girando sulle varie piste che offre il resort, rinnovato in buona parte rispetto alle passate stagioni. Quest'anno è stato abbandonato lo stile naturalistico per lavorare maggiormente le tracce anche con l'utilizzo di un escavatore e quindi si possono trovare nuovi salti in terra disseminati per le piste, sponde ovunque e tracce decisamente più larghe che permettono maggiori linee. Grande novità è anche il nuovo impianto di risalita con seggiovia a 7 posti che permette risalite veloci ed all'aria aperta, senza patire la sauna delle stagioni passate all'interno degli ovetti.
Il Team, dopo una giornata di riding è rimasto piacevolmente soddisfatto dai lavori e dai progressi fatti dal resort rispetto alle stagioni passate, anche se la concorrenza in valle è sempre maggiore ed in evoluzione e quindi occorre continuare a lavorare costantemente per non restare indietro ed offrire costantemente piste pulite ed all'altezza del nome del resort e dei suoi partner.
Ringraziamo il Resort per la giornata offertaci ed i nostri sponsor (MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Fox, Divvy, Toro) per i materiali messi a disposizione dei nostri rider che permettono l'ottimo svolgimento delle attività del Team.
Saturday the team went to the resort of Montgenèvre partner to test the new tracks and giving advice and suggestions for further improvements on what has already been done and what is being finalized. The day is spent in merriment and fun, turning on the various tracks offered by the resort, largely renewed compared to past seasons. This was abandoned naturalistic style to work more closely tracks with the use of an excavator, and then you can jump in finding new land to spread the slopes, and banks everywhere traces decidedly larger allowing more lines. Great news is the new ski lift with a 7-seater chairlift that allows fast and back in the open air, without suffering the sauna of the past seasons within the eggs. The Team, after a day of riding was pleasantly pleased with the work and progress made by the resort compared to past seasons, even though competition in the valley is growing and evolving and so must continue to work constantly in order to stay back and provide continuously tracks and to clean the name of the resort and its partners. We thank the Resort for the day and offered to our sponsors (MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Fox, Divvy, Toro) for the materials made available to our riders that allow the excellent performance of the activities of the Team.
giovedì 11 giugno 2009
Seggiovie Aperte!!!!!!
Finalmente la stagione entra nel caldo e già da questo Weekend Bardonecchia aprirà i propri impianti di risalità. Appena avremo un calendario completo di tutte le aperture di tutti i maggiori Resort metteremo online il nuovo calendario estivo, per ora vi informiamo che Sabato saremo ovviamente a Bardonecchia per inaugurare la stagione estiva.
Chiunque voglia unirsi al Team per passare una giornata di sano divertimento immersi nella natura, girando sui tracciati del resort può contattarci per prenotare un posto sul furgone (per chi vuole fare anche il viaggio con noi) e per chiederci gli orari e i luoghi di ritrovo.
Vi aspettiamio numerosi, più si è, e più ci si diverte!!!!!!!
Ciao a tutti.
martedì 9 giugno 2009
Cicloalpinismo
Quando decidi di organizzare un giro in montagna col nostro Marco De Giuseppe, ti devi preparare psicologicamente ad affrontare qualcosa di impegnativo se non addirittura estremo. Per Marco l’unica cosa che conta è spingere all’estremo il concetto di cicloalpinismo classico…..e quasi sempre ci riesce. In settimana ci sentiamo per telefono per organizzare:”stai tranquillo andiamo a pedalare …..un anello …….in quota……niente di che…..è la prima gita un po’ seria della stagione…..c’è ancora neve…..rimaniamo sul versante sud…..Val Pellice….perfetto…”.
Ci ritroviamo domenica mattina 7 giugno, verso le 10.00. Nessuna levataccia tanto il giro è tranquillo. Partiamo col furgone e in un’ora siamo a Bobbio Pellice. Ci prepariamo guardiamo la cartina:”tranquillo Fede andiamo a Punta Vergia 2400m. ca. Un po’ di salita niente di che…..”.
Comincio a dubitare, Bobbio Pellice è 700m slm ca , vuol dire 1700m di salita ininterrotta. Va bé ormai siamo in ballo ci tocca ballare. Dopo essere scesi leggermente verso una frazione di Bobbio, incominciamo a salire lungo una strada sterrata dal fondo modestamente accidentato. La strada si fa subito mediamente ripida e si alza velocemente lungo infiniti tornanti. Attraversiamo alcune piccole frazioni e incessantemente continuiamo a salire. Inizialmente la strada si snoda in mezzo ad un fitto bosco di conifere, che diventa piano piano più rado man mano che acquistiamo quota. Incomincia ad aprirsi intorno a noi un fantastico panorama. Il meteo è clemente e le poche nuvole nel cielo sono come candidi batuffoli di cotone. Davanti a noi il Monviso con tutta la sua durezza, il Granero e una serie di cime maestose tutte ancora ben innevate. Alle nostre spalle Punta Vergia nostra teorica meta e punta Cournur aguzza e invitante. In alto incomincia ad intravedersi Alpe Caugis piccolo agglomerato di Alpeggi che sono il motivo per cui possiamo goderci questa bella strada di montagna. Si continua a salire, affrontando a volte anche tratti molto ripidi. Questi tratti hanno un fondo di cemento che garantisce una buona trazione. Con la Slider Niner e il 22-34 sono comunque molto impegnativi da superare, il maggior sviluppo metrico della ruota da 29” richiede uno sforzo maggiore in questi tratti e il vantaggio del maggior diametro si annulla diventando quasi controproducente. Marco con il suo Damper I-link da 26” sale con una pedalata rotonda e costante, io mi trovo un po’ impiccato su questi tratti. La strada non dà tregua, continua a salire con lunghi traversi mentre la vegetazione si fa sempre più rada. Ormai abbiamo superato i 1700m ed è da più di un ora e mezza che pedaliamo in salita costantemente. Lo spettacolo che ci presenta davanti e maestoso ma un po’ inquietante. Vediamo Alpe Caugis ancora lontana e intravediamo il colle Chiot dal quale poi si sale verso Punta Vergia. Abbiamo ancora più di un’ora di salita da affrontare con dei tratti molto ripidi da superare. Le energie cominciano a scarseggiare e il terreno è sempre più impegnativo. La comoda strada sterrata ha lasciato posto ad un’impegnativa mulattiera disseminata di pietroni e tratti franati a causa dell’abbondanti nevicate che abbiamo avuto in questo lungo inverno.
Con molta fatica superiamo le ultime rampe che ci portano all’Alpe Caugi; l’ultima di queste rampe è veramente impegnativa, sempre con fondo in cemento ma con un pendenza tale da costringermi a scendere dalla bici e spingere. Arrivati all’Alpe ci rimane ancora un lungo traverso su sentiero poco pedalabile e un ulteriore mezzo costa si arriva sul colle. Deju è in splendida forma e sembra poco provato dalla lunga salita. Io sono messo male come sempre e fatico non poco a raggiungere il colle evitando alcuni traversi innevati. Le pendenze intorno a noi cominciano ad essere parecchio elevate e sbagliare a mettere le ruote o i piedi da qualche parte può diventare un grosso problema. Arriviamo finalmente al colle al fianco del quale si eleva la punta Vergia. Il panorama è magnifico spazia dal gruppo del Monviso, a Punta Cialancia, la pianura con la rocca di Cavour e il Pinerolese. Ci rendiamo subito conto che non ha nessun senso spingersi fino sulla punta dalla quale ci separa un ripido pendio in parte ancora molto innevato e quindi parecchio rischioso. Inoltre affacciandoci dall’altro versante la neve è ancora molta e copre completamente il sentiero che porta all’ Alpe Sella, da dove noi volevamo scendere. Che fare? Scendere il pendio nevoso è impossibile. Troppo ripido. Cominciamo ad esplorare con Deju che scalpita per trovare il possibile passaggio estremo da superare....Dopo alcuni minuti di ricerca decidiamo di alzarsi leggermente e di provare a scendere lungo un pendio di rododendri con una pendenza molto elavata. Speriamo di riuscire in questo modo a superare il tratto più ripido del nevaio per poi mettere le ruote sulla parte più bassa dello stesso con pendenza più modesta e raggiungere quindi il sentiero verso Alpe Sella. Dopo pochi minuti di discesa bici a fianco in mezzo ai rododendri ci si apre davanti un canalino innevato ripidissimo. Che fare? Guardiamo leggermente più in alto e c’è un passaggio libero dalla neve che ci permetterebbe di passare oltre, solo che per arrivarci dobbiamo arrampicarci sopra ad un salto di roccia e sfasciumi con passaggi di terzo grado. Deju sorride tutto contento della situazione, anche questa volta è riuscito a provare quella scarica di adrenalina che ricerca nel cicloalpinismo. Io sono un po’ meno contento anche perché con le scarpette da bici non è cosa agevole muoversi su pareti di roccia con in più la bici da tirarsi dietro. Comunque dopo un po’ di tentennamenti e aiutandoci a vicenda riusciamo a superare il tratto roccioso e il canalino innevato. Adesso ci aspetta ancora il pendio ripido di rododendri dove a stento si sta in piedi. Deju ad un certo punto si ferma e con movimenti precari salta in sella alla bici: “Vedo la linea, vedo la linea…” e si butta giù in mezzo agli arbusti e dritto per dritto con un pendenza veramente elevata. Di fatto i rododendri hanno una buona tenuta e ben presto anche io lo imito. Facciamo freeride sui rododendri, più estremo di così….. Alla fine arriviamo sul nevaio e dopo alcuni tratti scesi su neve marcia e instabile raggiungiamo la mulattiera che velocemente ci porta all’Alpe Sella e poi giù con una lunghissima discesa percorriamo la Valle Angrogna fino ad arrivare a Torre Pellice. Ci aspettano ancora 12 km di risalita verso Bobbio Pellice tutti controvento e con le gambe impallate dalla lunga salita del mattino ma alla fine arriviamo al furgone.
Siamo partiti alle 11.00 del mattino e arrivati alle 17.00. Sei ore di fatiche condite da qualche passaggio estremo e da paesaggi incredibili. Possiamo dire di aver incominciato la stagione dei giri epici alla grande. Dal canto mio posso ritenermi soddisfatto, aver completato un giro del genere con una twentyniner, non è cosa da poco. Gli americani quando hanno messo a punto le Twentyniner non credo che immaginavano un uso del genere. Posso dire che sicuramente non è la bicicletta perfetta per affrontare percorsi così impegnativi sulle Alpi. Il vantaggio maggiore lo si ha su salite dalla media pendenza anche accidentate ma mai troppo ridipe. Sul ripido a meno di utilizzare rapporti particolari tipo la corona da 20, lo svantaggio è notevole, inoltre con la bici a spalle, l’ingombro delle ruote e il peso maggiore sono due fattori molto fastidiosi. Il Damper I-link si presta meglio per questo utilizzo e non parliamo delle prestazioni in discesa. Un alternativa per questo tipo di tour Alpini può essere la nostra Keeper All-Mountain da 26” front che si adatta bene a forcelle fino a 140-150mm e se accuratamente montata può stare su pesi sotto gli 11Kg.
Deju si sta preparando per delle grosse imprese per quest’estate di cui vi daremo conto. Il cicloalpinismo è una specialità poco pubblicizzata ma che può dare grosse soddisfazioni.
Alla prossima.
Federico Biora
Ci ritroviamo domenica mattina 7 giugno, verso le 10.00. Nessuna levataccia tanto il giro è tranquillo. Partiamo col furgone e in un’ora siamo a Bobbio Pellice. Ci prepariamo guardiamo la cartina:”tranquillo Fede andiamo a Punta Vergia 2400m. ca. Un po’ di salita niente di che…..”.
Comincio a dubitare, Bobbio Pellice è 700m slm ca , vuol dire 1700m di salita ininterrotta. Va bé ormai siamo in ballo ci tocca ballare. Dopo essere scesi leggermente verso una frazione di Bobbio, incominciamo a salire lungo una strada sterrata dal fondo modestamente accidentato. La strada si fa subito mediamente ripida e si alza velocemente lungo infiniti tornanti. Attraversiamo alcune piccole frazioni e incessantemente continuiamo a salire. Inizialmente la strada si snoda in mezzo ad un fitto bosco di conifere, che diventa piano piano più rado man mano che acquistiamo quota. Incomincia ad aprirsi intorno a noi un fantastico panorama. Il meteo è clemente e le poche nuvole nel cielo sono come candidi batuffoli di cotone. Davanti a noi il Monviso con tutta la sua durezza, il Granero e una serie di cime maestose tutte ancora ben innevate. Alle nostre spalle Punta Vergia nostra teorica meta e punta Cournur aguzza e invitante. In alto incomincia ad intravedersi Alpe Caugis piccolo agglomerato di Alpeggi che sono il motivo per cui possiamo goderci questa bella strada di montagna. Si continua a salire, affrontando a volte anche tratti molto ripidi. Questi tratti hanno un fondo di cemento che garantisce una buona trazione. Con la Slider Niner e il 22-34 sono comunque molto impegnativi da superare, il maggior sviluppo metrico della ruota da 29” richiede uno sforzo maggiore in questi tratti e il vantaggio del maggior diametro si annulla diventando quasi controproducente. Marco con il suo Damper I-link da 26” sale con una pedalata rotonda e costante, io mi trovo un po’ impiccato su questi tratti. La strada non dà tregua, continua a salire con lunghi traversi mentre la vegetazione si fa sempre più rada. Ormai abbiamo superato i 1700m ed è da più di un ora e mezza che pedaliamo in salita costantemente. Lo spettacolo che ci presenta davanti e maestoso ma un po’ inquietante. Vediamo Alpe Caugis ancora lontana e intravediamo il colle Chiot dal quale poi si sale verso Punta Vergia. Abbiamo ancora più di un’ora di salita da affrontare con dei tratti molto ripidi da superare. Le energie cominciano a scarseggiare e il terreno è sempre più impegnativo. La comoda strada sterrata ha lasciato posto ad un’impegnativa mulattiera disseminata di pietroni e tratti franati a causa dell’abbondanti nevicate che abbiamo avuto in questo lungo inverno.
Con molta fatica superiamo le ultime rampe che ci portano all’Alpe Caugi; l’ultima di queste rampe è veramente impegnativa, sempre con fondo in cemento ma con un pendenza tale da costringermi a scendere dalla bici e spingere. Arrivati all’Alpe ci rimane ancora un lungo traverso su sentiero poco pedalabile e un ulteriore mezzo costa si arriva sul colle. Deju è in splendida forma e sembra poco provato dalla lunga salita. Io sono messo male come sempre e fatico non poco a raggiungere il colle evitando alcuni traversi innevati. Le pendenze intorno a noi cominciano ad essere parecchio elevate e sbagliare a mettere le ruote o i piedi da qualche parte può diventare un grosso problema. Arriviamo finalmente al colle al fianco del quale si eleva la punta Vergia. Il panorama è magnifico spazia dal gruppo del Monviso, a Punta Cialancia, la pianura con la rocca di Cavour e il Pinerolese. Ci rendiamo subito conto che non ha nessun senso spingersi fino sulla punta dalla quale ci separa un ripido pendio in parte ancora molto innevato e quindi parecchio rischioso. Inoltre affacciandoci dall’altro versante la neve è ancora molta e copre completamente il sentiero che porta all’ Alpe Sella, da dove noi volevamo scendere. Che fare? Scendere il pendio nevoso è impossibile. Troppo ripido. Cominciamo ad esplorare con Deju che scalpita per trovare il possibile passaggio estremo da superare....Dopo alcuni minuti di ricerca decidiamo di alzarsi leggermente e di provare a scendere lungo un pendio di rododendri con una pendenza molto elavata. Speriamo di riuscire in questo modo a superare il tratto più ripido del nevaio per poi mettere le ruote sulla parte più bassa dello stesso con pendenza più modesta e raggiungere quindi il sentiero verso Alpe Sella. Dopo pochi minuti di discesa bici a fianco in mezzo ai rododendri ci si apre davanti un canalino innevato ripidissimo. Che fare? Guardiamo leggermente più in alto e c’è un passaggio libero dalla neve che ci permetterebbe di passare oltre, solo che per arrivarci dobbiamo arrampicarci sopra ad un salto di roccia e sfasciumi con passaggi di terzo grado. Deju sorride tutto contento della situazione, anche questa volta è riuscito a provare quella scarica di adrenalina che ricerca nel cicloalpinismo. Io sono un po’ meno contento anche perché con le scarpette da bici non è cosa agevole muoversi su pareti di roccia con in più la bici da tirarsi dietro. Comunque dopo un po’ di tentennamenti e aiutandoci a vicenda riusciamo a superare il tratto roccioso e il canalino innevato. Adesso ci aspetta ancora il pendio ripido di rododendri dove a stento si sta in piedi. Deju ad un certo punto si ferma e con movimenti precari salta in sella alla bici: “Vedo la linea, vedo la linea…” e si butta giù in mezzo agli arbusti e dritto per dritto con un pendenza veramente elevata. Di fatto i rododendri hanno una buona tenuta e ben presto anche io lo imito. Facciamo freeride sui rododendri, più estremo di così….. Alla fine arriviamo sul nevaio e dopo alcuni tratti scesi su neve marcia e instabile raggiungiamo la mulattiera che velocemente ci porta all’Alpe Sella e poi giù con una lunghissima discesa percorriamo la Valle Angrogna fino ad arrivare a Torre Pellice. Ci aspettano ancora 12 km di risalita verso Bobbio Pellice tutti controvento e con le gambe impallate dalla lunga salita del mattino ma alla fine arriviamo al furgone.
Siamo partiti alle 11.00 del mattino e arrivati alle 17.00. Sei ore di fatiche condite da qualche passaggio estremo e da paesaggi incredibili. Possiamo dire di aver incominciato la stagione dei giri epici alla grande. Dal canto mio posso ritenermi soddisfatto, aver completato un giro del genere con una twentyniner, non è cosa da poco. Gli americani quando hanno messo a punto le Twentyniner non credo che immaginavano un uso del genere. Posso dire che sicuramente non è la bicicletta perfetta per affrontare percorsi così impegnativi sulle Alpi. Il vantaggio maggiore lo si ha su salite dalla media pendenza anche accidentate ma mai troppo ridipe. Sul ripido a meno di utilizzare rapporti particolari tipo la corona da 20, lo svantaggio è notevole, inoltre con la bici a spalle, l’ingombro delle ruote e il peso maggiore sono due fattori molto fastidiosi. Il Damper I-link si presta meglio per questo utilizzo e non parliamo delle prestazioni in discesa. Un alternativa per questo tipo di tour Alpini può essere la nostra Keeper All-Mountain da 26” front che si adatta bene a forcelle fino a 140-150mm e se accuratamente montata può stare su pesi sotto gli 11Kg.
Deju si sta preparando per delle grosse imprese per quest’estate di cui vi daremo conto. Il cicloalpinismo è una specialità poco pubblicizzata ma che può dare grosse soddisfazioni.
Alla prossima.
Federico Biora
When you decide to arrange a tour in the mountains with our De Giuseppe Marco, you have to prepare psychologically to face something difficult, if not extreme. For Mark the only thing that counts is pushing at the concept of classical cicloalpinismo ... .. and almost always succeeds. During the week we are on the phone to organize "peaceful're going to ride a ring ... ... .. .... ... ... To share anything ... .. that is the first trip a 'serious of the season ... .. there is still ... .. still snow on the south Pellice Val ... .. .... ... perfect. " Sunday morning we meet again June 7, at about 10:00. None levataccia tour is so peaceful. We start with the van and in an hour we are at Bobbio Pellice. We are preparing the map look: "quiet faith we Punta Verga 2400m. ca. Un po 'climb anything that ... .. ". I begin to doubt, Bobbio Pellice is about 700m above sea level, this means uninterrupted climb 1700m. Va bé now we dance we tap dance. After it fell slightly to a fraction of Bobbio, we begin to climb along a dirt road from the bottom moderately rugged. The road becomes steep and just average rises quickly along endless hairpin bends. We cross some small villages and ceaselessly continue to rise. Initially, the road winds through a dense forest of conifers, which becomes gradually more often as they buy shares. Begins to open up around us a fantastic view. The weather is clement and the few clouds in the sky are like white wad of cotton. In front of us Monviso with all its hardness, Granero and a series of majestic peaks all still good snow cover. Behind us Punta Verga our goal and theoretical peak Cournur pointing and inviting. Top begins to glimpse Alpe Caugis small town of Alpine that is why we can enjoy this beautiful mountain road. It continues to rise, addressing sometimes very steep sections. These traits have a concrete bottom that provides good traction. With the Slider niñera and 22-34 are very challenging to overcome, the highest metric development of the wheel from 29 "requires a greater effort in these traits and the advantage of the largest diameter you cancel almost becoming counterproductive. Marco Damper with its I-link 26 "screens with a pedal roundabout and constant, I find it a little 'hung on these traits. The road does not give truce, continues to rise with long cross and the vegetation becomes increasingly rada. We have over 1700m and is more than an hour and a half to cycle uphill constantly. The show that presents the front and majestic but somewhat 'disturbing. Alpe Caugis still see far and we see the hill from which Chiot then climb to Punta Verga. We still have more than an hour's climb to be tackled with long stretches of steep to overcome. The energies are starting to run low and the terrain is more challenging. The convenient dirt road has left room for a challenging path strewn with stones and stretches due to landslide dell'abbondanti snowfall we had in this long winter. With little difficulty we overcome the last ramps that lead us all'Alpe Caugi, the last of these ramps is very challenging, with the bottom of concrete but with a slope as to force them to get off the bike and push. All'Alpe arrived there remains a long traverse on the trail ride and just another way we reach the coast on the hill. Deju is in wonderful shape and seems not proved by the long climb. I have always made a bad and not a little difficult to reach the hill avoiding navigate some snow. The slopes around us are beginning to be quite high and wrong to put the wheels or feet anywhere can become a big problem. We arrive finally at the side of the hill which elevates the tip Verga. The view is magnificent from the group of ranges Monviso, in Punta Cialancia the plains with the fortress of Cavour and Pinerolese. We realize now that it makes no sense to go until the tip separates us from which a steep slope in the still snow-covered and thus quite risky. Also looking on the other side the snow is still a long and completely cover the path that leads to 'Alpe Saddle, where we wanted to get off. What to do? Down the snowy slope is impossible. Too steep. We begin to explore with Deju scalp to find that the extreme step can be overcome .... After a few minutes of research we decide to get up a little and try to fall along a slope of rhododendrons with a slope very eläviä. We hope to succeed in this way to overcome most of the steep snowfield and then put the wheels on the lower part of the same slope with smaller and then get the path towards Alpe Sella. After a few minutes by bike down a side in the midst of rhododendrons opens before us a steep snow-covered channel. What to do? Looking slightly higher and there is a passage from the snow that would allow us to go further, only that we must climb to get a jump on top of rock and rubble with passages third grade. Deju smiles all happy with his situation, but this time he managed to prove that rush of adrenaline that research in cicloalpinismo. I am a little 'less happy because the bike shoes is not easy to move up the walls of rock with more in the bike pull back. However after some 'hesitation and of helping each other we can overcome the rocky stretch, and the snow channel. Now we still have a steep slope where the rhododendrons are barely standing. Deju at some point it stops and precarious movements with jumps riding a bike: "I see the line, I see the line ..." and threw himself down among the bushes and straight to straight with a very high slope. In fact, the rhododendrons are well kept and soon I even heckling. We do freeride on rhododendrons, more extreme than that ... .. In the end we arrive on the snowfield, and after some sections fell on snow gear and unstable reach the path that leads us quickly all'Alpe Saddle and then down with a long walk down the Valley Angrogna up to Torre Pellice. We still expect 12 km ascent to Bobbio Pellice against all and with his legs impallate the long climb in the morning but in the end we come to the van. We left at 11.00 am and arrived at 17.00. Six hours of hard work from some seasoned extreme step and incredible landscapes. We can say that I have started the season turns to the great epic. For my part I can be satisfied, having completed a tour of its kind with a twentyniner, no small matter. When the Americans have developed the belief that Twentyniner not imagined such a use. I can say that certainly is not the perfect bike for tackling such difficult paths of the Alps The biggest advantage we have on the average slope climbs rugged but also never too ridipe. On steep unless you use special reports like the crown 20, the disadvantage is significant, also with the bike on the shoulders, the footprint of the wheels and the greater weight are two factors very annoying. Damper The I-link is best to use this and not talking about the drop in performance. An alternative for this type of tour Alpini may be our Keeper All-Mountain 26 "front that adapts well to a range of up to 140-150mm and can be accurately mounted on the under 11kg weight. Deju is preparing for the big companies for this place that you will give account. The cicloalpinismo is a specialty of little-publicized but can give great satisfaction. To the next. Federico Biora
lunedì 8 giugno 2009
24h "vissute" di Finale
La 24 ore di Finale ha sempre esercitato un certo fascino, sarà per la location, già cara a noi gravity addicted sarà per l’idea di pedalare vicino al mare, ma un pensierino a partecipare io personalmente l’avevo già fatto. Quest’anno Matteo ha l’idea di coinvolgere un pò di suoi amici pedalatori e mi propone di aggregarmi per affrontare insieme questa sfida. Non ci metto molto ad accettare, ed è con entusiasmo che comincio a pensare specialmente al night riding nell’entroterra finalese di fronte ad un panorama di terra e mare mozzafiato.
Finalmente il weekend fatidico si avvicina e i preparativi sono ormai giunti a buon punto. La bici è lavata e lubrificata, gomme gonfie e ammortizzatore alla pressione giusta. Grazie a Matteo, che si rivela un ottimo organizzatore (inaspettatamente...), tutto fila liscio già dalla partenza con un posto in macchina insieme a Gianluca (Pik) e Davide (Dade) che non conosco, ma con cui entro immediatamente in sintonia. Se nel sangue c’è il pedale, si entra in confidenza in fretta!
Partiamo alle 6.30 da Avigliana e il viaggio fila via liscio, solo un incontro fugace ed inaspettato sull’autostrada mi lascia pensieroso sull’esito dell’avventura, ma il pensiero negativo si scioglie in fretta.
Fianlmente arriviamo a Le Manie e trovati i nostri compagni ( Matte, Annina l’unica ragazza del gruppo e Fausto) già accampati, traslochiamo i dieci quintali di carne e vino per l’immancabile grigliata del sabato sera! Arriva anche Carlo che è qui da ieri, ma in spiaggia!
Fatto un giro per gli stand ( 3 DELOREAN!) e ambientatici, la curiosità di percorrere il famoso tracciato è irresistibile e in fretta ci cambiamo e inforchiamo le bici.
Il primo tratto dopo la partenza è un singletrack in piano nel bosco, che passa lungo il perimetro del campo tendato per sbucare su una strada bianca in leggera salita. Neanche il tempo di scaldare le gambe e una deviazione ci incanala verso il primo tratto di discesa (eh eh): singletrack degno di tal nome, divertente e polveroso! Dopo un tornante verso sinistra uno strappetto, e via di nuovo a tutta in discesa su una carrozzabile dismessa e una nuova deviazione ci spara verso un secondo tratto di singletrack ancora più bello!! Con Carlo stiamo godendo da morire nelle curvette nel bosco, esasperando l’aderenza delle gomme che scivolano su pietre aguzze e nella ghiaia.
Dopo l’ennesimo tornante affrontiamo il primo pezzo duro: una salita spaccagambe da rapportino spinto al massimo, che alla fine pedalerò solo nel primo giro. Da lì di nuovo singletrack da urlo in salita ma molto divertente, e nuovamente in discesa, per poi affrontare uno dei pezzi più belli: una mulattiera quasi a picco sul mare, ed intorno solo macchia mediterranea! Bellissimo!
Pian piano la salita ricomincia, per portaci in un lungo anello verso il punto di partenza, passando sopra la baia di Noli, che di notte sarà un’immagine da cartolina!
La salita si fa pesante nonostante sia un carrozzabile ben tenuta, ma il sole a picco fa il suo dovere arroventando i caschi. Il Camelbak che non uso mai è prezioso in queste condizioni, bevo una sorsata dietro l’altra! Pian piano raggiungiamo il tratto nuovo, strettissimo, scavato in una collina molto ripida, dove mi arrabbierò moltissimo con un crosscountrista del cavolo che mi affiancherà senza avvertire, creando una situazione non piacevole e pericolosa.
Arrivati nel punto più alto comincia la discesa verso il punto di partenza e... sorpresa sorpresa è un toboga! Destra e sinistra con un accenno di parabolica e compressioni che ci permettono di saltare e prendere un ritmo da freeride che ormai conosciamo bene! Siamo ormai arrivati a concludere il giro di ricognizione, e tornati al campo condividiamo con il resto del gruppo le sensazioni sul percorso e l’entusiasmo per l’evento.
Le poche ore che ci separano dalla partenza passano veloci e Matteo, il nostro capitano, si appresta ad affrontare i 400 metri di corsa con le scarpe da xc che precedono il primo giro in bici. La tensione aumenta e siamo tutti ai bordi della linea di pertenza con la voglia di urlare il nostro incitamento: alle 14.00 finalmente si inizia ed un boato accompagna i quattrocentisti improvvisati ed improbabili con i loro caschetti coloratissimi. I primi giri permettono di vedere partecipanti in graziella, o con sagome di destrieri applicate sul telaio, addirittura in maschera da cinghiale! Lo spirito goliardico si spinge anche nei boschi!
Decidiamo per due giri a testa (17 Km per la cronaca) che in media copriremo in un ora abbondante. Alla faccia del percorso scorrevole! Ovviamente saremo sverniciati da veri e propri missili che in qualche caso saranno su 29er completamente rigide e monorapporto con medie che arriveranno oltre i 23 km/h!!!!! Performance impressionanti, ma un pò masochistiche, a mio parere. De gustibus...
Le ore diurne passano con un andirivieni energico e continuo sul percorso ed è piacevole la sensazione di cameratismo che spesso si percepisce attraverso le poche parole che il fiato ci permette di scambiare con gli altri racer sul percorso.
Noto la differenza di preparazione rispetto alla quasi totalità dei partecipanti: noi freerider abituati alla discesa facciamo la differenza ovviamente nel tecnico in discesa, ma anche in salita dove il percorso diventa ripido e supertecnico devo dire che ce la siamo cavata in modo egregio. E’ sulle strade bianche che il fiato e le gambe sono abiutati a lavorare in modo diverso!
Arriva finalmente il momento che aspettavo: il sole è ormai calato, e i fari sono ben fissi sul manubrio e sul casco.
Al cambio mi sento impaziente, aspetto una decina di minuti ed ecco che finalmente Dade arriva, mi chiede il cambio ed io schizzo attraverso l’arco di ingresso al percorso. E’ fantastico pedalare nel buio con scorci di costa punteggiati da mille luci, ed il mare di un blu profondo ancora percepibile.
L’esperienza di inverni interi passati a pedalare di notte mi fannno sentire perfettamente a mio agio e nonostante la visibilità ridotta, scaricare l’adrenalina su e giù per i singletrack è fantastico!
I turni passano, la notte volge al termine e nessuno ha chiuso veramente occhio.
Alle 14 di domenica la gara è finita, ci siamo piazzati a metà classifica, ma la soddisfazione più grande è stata quella di essere stati parte di un evento con più di 220 squadre e 1500 partenti.
Dopo le premiazioni smontiamo il campo ( quanta roba abbiamo portato!?!) e ci si saluta con la sensazione di aver veramente vissuto intensamente due giorni, e con la voglia di fare meglio la prossima edizione!
Massimiliano "Missi" Anastasi.
The 24 hours of Finale has always exerted a certain charm, it will be for the location, already dear to us gravity is addicted to the idea of riding close to the sea, but a pensierino to participate personally I'd already done. This year, Matthew has the idea to involve a bit of his friends ride and I proposed to join together to address this challenge. We put a lot to accept, and it is with enthusiasm that I begin to think especially at night riding inland Finale facing a panorama of land and sea views. At last the fateful weekend is approaching and the preparations have now reached a good point. The bike is washed and lubricated, swollen gums and shock to the pressure right. Thanks to Matthew, who is an excellent organizer (inaspettatamente. ..), the whole row liscio already from the start with a car along with Gianluca (Pik) and David (Dade) that I do not know, but that in line immediately before . If there is blood in the foot, it comes with confidence in a hurry! We start at 6.30 from Avigliana and travel via liscio row, only a fleeting encounter unexpected and leaves me thoughtful on the outcome of adventure, but the negative thinking dissolves quickly. Fianlmente arrive at Le Manie and found our companions (Matte, Annina the only girl in the group and Fausto) already camped out, move the ten kilos of meat and wine for the inevitable barbecue on Saturday evening! Charles who also arrived here yesterday, but on the beach! Made a turn for the booth (3 Delorean!) And ambientatici, the curiosity to travel the famous track is irresistible, and quickly change and we inforchiamo bikes. The first section after the start is a flat singletrack through the woods, passing along the perimeter of the field tend to emerge on a dirt road in a slight climb. Not even time to warm up the legs and a deviation there channeled toward the first section of descent (eh eh): singletrack worthy of this name, fun and dusty! After a bend to the left a strappetto, and so again all down on a disused road and a new shoot will divert to a second stretch of singletrack even more beautiful! With Charles, we are enjoying in curvette from dying in the woods, exacerbate the adhesion of rubber that slide over sharp stones and gravel. After yet another bend in the face first piece wheat: an ascent from spaccagambe relate pushed to the maximum, which in the end pedalerò only in the first round. Thence again by urlo singletrack uphill but very funny, and down again, and then tackle one of the most beautiful pieces: a path almost to the sea, and only around the Mediterranean maquis! Bellissimo! Slowly climb again, to bring in a long loop to the point of beginning, passing over the Bay of Noli, that night will be a postcard! The climb is heavy despite being a well-kept road, but the sun at its peak is red-hot duty helmets. The Camelbak not ever use is valuable in these circumstances, I drink one resource after another! Slowly reaches the new, narrow, dug into a very steep hill, where I arrabbierò with a lot of cabbage crosscountrista I affiancherà without warning, creating a pleasant and not dangerous. Arrived at the highest point starts the descent towards the starting point of e. .. surprise surprise a toboggan! Right and left with a hint of compression that dish and allow us to jump and catch a rhythm from freeride now know that good! We now come to conclude the round of reconnaissance, and returned to the field agree with the rest of the group on the way the feelings and enthusiasm for the event. The few hours that separate us from the start fast and pass to Matthew, our captain, is preparing to meet the 400-meter race with shoes xc preceding the first bicycle ride. The tension increases and we are all along the line pertenza with the urge to scream our incentive: to 14.00 and finally you start a roar accompanies quattrocento improvised and improbable with their brightly colored helmet. The early rounds allow participants to see Graziella, or colored steed applied on the frame, even masked by wild boar! The spirit goliardic goes in the woods! We decide to head to two laps (17 km for the record) that cover on average one hour in plenty. In the face of the sliding path! Obviously we paint strippers from real missiles in some cases to be rigid and completely 29er with medium monorapporto arriving more than 23 km / h !!!!! Impressive performance, but a little masochistic, in my opinion. De gustibus ... The day passed with a strong and continuous coming and going on the course and the pleasant feeling of camaraderie that is often perceived by the few words that the wind allows us to share with the other racer on the course. I notice the difference in preparation compared to almost all of the participants, we used the downhill freerider make the difference but the technical downhill, but uphill where the path becomes steep and supertecnico have to say that she fared so we are excellent. E 'on the dirt roads that wind and legs are abiutati to work in a different way! Finally comes the moment that expected: the sun is down, and the lights are fixed on the handlebar and helmet. In exchange I feel impatient, look ten minutes and finally here comes Dade, asks me the change and I sketch through the arched entrance to the path. E 'fantastic ride in the dark with glimpses of coastline dotted with a thousand lights, and a sea of deep blue still perceptible. The experience of past winters entire cycling at night fannno I feel perfectly at ease and despite the reduced visibility, get the adrenaline up and down the singletrack is fantastic! The rounds pass, the night draws to a close and no one has truly eye closed. At 14 on Sunday the race is over, we were placed in mid table, but the biggest satisfaction was that they were part of an event with more than 220 teams and 1500 starters. After the awards dismantle the field (how much stuff we brought?!) And greets you with the feeling of having truly experienced intensely two days, and the desire to do better next year!
mercoledì 3 giugno 2009
Slopestyle photocontest 2009
Venerdi 29/05, ore 14, esco dal lavoro, carico la bici in macchina e partiamo con Jack (Bisi) a trovare Teo (Matteo Ganora) e Alo (Alessandro Belluscio), la crew in partenza da Torino per questa prima edizione dello slopestyle photocontest del Pistino (http://www.slopestylephotocontest.com)... Dopo 6 centinaia di Km , 6 litri di birra e un po più di 6 ore di macchina arriviamo finalmente al pistino, già di notte sembra molto promettente... Dopo un'altro paio di birre al chioschetto del park si va a riposare e a riprendere forze per il contest del sabato!Nonostante le previsioni poco rassicuranti, il tempo ha retto fino alla fine delle premiazioni, contribuendo così, insieme all'organizzazione perfetta dei locals, al successone di questo contest del formato finora inedito in Italia (per lo meno nel mondo della bici!).Il Pistino ha soddisfatto tutti con le sue mille linee, tutte diverse l'une dall'altra e sfruttabile da qualunque tipo di rider. Dal freerider avido di dropponi al dirter puro...Dopo un pomeriggio di riding intenso arrivano le premiazioni. L'hold up della crew di Torino sbanca il contest portandosi a casa il primo (Alo) ed il secondo (Teo) posto tra i fotografi, inoltre il sottoscritto porta a casa il primo premio tra i rider!! Best trick MTB e BMX per i locals Simone Piceno e Fabio d'Alessandro. Un grazie agli organizzatori e locals che hanno fatto un gran bel lavoro e ci hanno fatto passare un'ottimo weekend, ci si vede l'anno prossimo!!
Thomas de Fleurian.
Thomas de Fleurian.
foto di Alo (Alessandro Beluscio):
http://www.slopestylephotocontest.com/imagebrowser/ib_p014_0_1.jpg
http://www.slopestylephotocontest.com/imagebrowser/ib_p014_0_2.jpg
http://www.slopestylephotocontest.com/imagebrowser/ib_p014_0_5.jpg
foto di Teo (Matteo Ganora):
http://www.slopestylephotocontest.com/imagebrowser/ib_p024_0_2.jpg
http://www.slopestylephotocontest.com/imagebrowser/ib_p024_0_5.jpg
foto di Samo Vidic:
http://www.slopestylephotocontest.com/imagebrowser/ib_p038_0_1.jpg
foto di Christofer Breda:
http://www.slopestylephotocontest.com/imagebrowser/ib_p021_0_1.jpg
Friday 29/05, at 14, I left the job, loading the bike in the car and leaving with Jack (Bisi) find Teo (Matthew Ganor) and Alo (Alessandro Bellusci), the crew leaving from Turin for this first edition of SLOPESTYLE photocontest of Pistino (http://www.slopestylephotocontest.com) ... After hundreds of 6 km, 6 liters of beer and a little more than 6 hours by car to arrive finally pistino already at night looks very promising ... After another couple of beers at the park chioschetto you go to rest and strength to resume the contest on Saturday! Despite little reassuring forecasts, the weather was right up at the end of the awards, thus, the perfect set of locals , the hit of the contest format hitherto unpublished in Italy (at least in the world of bikes!). The Pistino has met with all its thousands lines, all different and one of the other exploitable from any type of rider. From avid freerider dropponi to pure dirter ... After an afternoon of intense riding arrives awards. The hold up the crew of Turin sbancato the contest taking home the first (Alo) and second (Teo) placed between the photographers, also signed takes home the first prize among the riders! Best MTB and BMX trick for locals Simone Piceno and Fabio d'Alessandro. Thanks to the organizers and locals who have done a great job and we have passed a good weekend, see you next year!
venerdì 22 maggio 2009
24h di Finale.
Siamo lieti di comunicarvi che alcuni membri del Factory Team, insieme al Valsangone Team prenderanno parte alla 24h di Finale che si terrà questo weekend nella località ligure. L'edizione di quest'anno presenta iscrizioni record ed il Team e fiero di poterne prendere parte con alcuni portabandiera! Vi daremo poi un resoconto dettagliato dell'intero weekend vissuto tra festeggiamenti e gara.
Cogliamo l'occasione per ringraziare i nostri sponsor MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Divvy, Toro Assicurazioni.
In bocca al lupo a tutti!!!!!
We are pleased to report that some members of the Factory Team, Team Valsangone together to take part in the 24h of Finale to be held this weekend in the resort of Liguria. This year presents enrollment record and the team and proud to be able to take part with a few flagship! We then give a detailed account of the weekend festivities and lived among the race. We take this opportunity to thank our sponsors MdeBikes, Geax, Formula, Mavic, Marzocchi, Divvy, Toro Assicurazioni. Best of luck to all !!!!!
lunedì 18 maggio 2009
L'Aquila risorge dalle nevi.
Finalmente la neve si è sciolta, il terreno si è asciugato e le temperature permettono di passare la giornata sul pistino dell'aquila senza morir di freddo.
La giornata era nata per andare a dare una rassettata alla pista dopo le abbondanti nevicate di quest'inverno, ma sorpresa delle sorprese...la pista era quasi interamente a posto, si è reso necessario operare solamente su due sponde per creare dei canali di scolo per le acque che si accumulavano creando piscine da mezzo metro, ma fatto ciò, e grazie anche anche ad una prima rassettata data il we passato dal Team Valsangone, per poter effettuare una loro manifestazione, la pista è perfettamente agibile e divertente al 100%, il che è anche dimostrato dal fatto che a metà giornata, senza aver "organizzato" nulla c'erano già una decina di rider a girare. Questo da grandi soddisfazioni al Team perchè è un ottimo compenso per gli sforzi fatti vedere gente felice di venire a girare tutto il giorno.
Ci teniamo a precisare che il percorso è interamente percorribile per qualsiasi rider di qualunque livello, ed ad ogni livello il divertimento è assicurato grazie all'accurata progettazione e realizzazione del tracciato!!!
Ci teniamo a precisare che il percorso è interamente percorribile per qualsiasi rider di qualunque livello, ed ad ogni livello il divertimento è assicurato grazie all'accurata progettazione e realizzazione del tracciato!!!
Finally the snow has melted, the ground was dry and temperatures can spend the day on pistino dell'aquila not die of cold. The day was created to give a go and wash the track after the heavy snowfall of this winter, but surprise of surprises ... the track was almost entirely in place, it was necessary to operate only on two sides to create channels drain for water that is accumulated by creating pools of half a meter, but this fact, and thanks also to a first date, we wash the past Valsangone Team, in order to make their event, the track is perfectly accessible and enjoyable to 100% , which is also demonstrated by the fact that halfway through the day without having "organized" anything, there were already a dozen riders to spin. This gives great satisfaction to the Team because it is a great reward for the efforts made to see people happy to come and shoot all day. We would like to clarify that the path is entirely viable for any rider at any level and at every level, fun is guaranteed all'accurata design and realization of the path!
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