Da fondovalle dava l'impressione di essere il solito giro primaverile che come ogni inizio stagione si organizza all'Arpone ma arrivati al limite massimo dove ci avrebbero accompagnato le auto e dal quale ci aspettava ancora un po' di cammino ci siamo resi conto che la quantità di neve superava le nostre previsioni. Ormai però eravamo in ballo e quindi abbiamo ballato!
La risalita nonostante la neve alle ginocchia non ci ha rallentato più di tanto ed in 50 min. eravamo sulla punta dell'Arpone, da li ci siamo resi conto che anche il sentiero che avremo dovuto seguire per scendere verso Almese era ancora immacolato sotto 50 cm di neve e quindi...ci è toccato spingere ancora un po', almeno nei tratti in cui la pendenza non ci permetteva di superare l'attrito della neve.
Superata la prima parte in cui si attraversano i pratoni il sentiero comincia scendere maggiormente e rimane sul versante più esposto e quindi con meno neve. Qui il sentiero diventa maggiormente tecnico e presenta continui passaggi su rocce fisse e non, al limite del ribaltamento e mettendo a dura prova le doti di equilibrismo dei rider.
La metà del percorso, da "Madonna della Bassa" in poi, segna anche il cambiamento della tipologia del fondo, la pendenza rimane sempre elevata ma si abbandona il sentiero e si prosegue nel sotto bosco seguendo solamente la direzione dello spartiacque tra Rubiana ed Almese, le linee quindi sono di libera interpretazione!
Arrivati a Rubiana ci rimane più solo un ultimo pezzo, forse il più veloce, che passando anche a ridosso dell'orrido ci porta all'arrivo del nostro giro ad Almese dopo ben 3 ore di discesa. Probabilmente, più in la nella stagione, e quindi senza neve organizzeremo nuovamente quindi chi fosse interessato ci contatti.